Presentazione

La nostra scuola: identità, insegnamenti e storia.

IL LICEO SCIENTIFICO

Il Liceo Scientifico, intitolato a don Ferdinando Balsano (deputato roggianese del Regno d’Italia, figura eminente della cultura calabrese), nasce nel 1964, anni in cui la scuola superiore diveniva scuola di massa e si trasferiva dal centro alla periferia. Il liceo roggianese è il frutto di un disegno culturale partorito in un laboratorio d’idee privilegiato quale era il Centro UNLA, che ipotizzava la nascita di una cittadella degli studi nella Valle dell’Esaro, nella quale trovassero posto tutti gli indirizzi della scuola media superiore. Il progetto prevedeva, fra l’altro, la distrettualizzazione della scuola, come strumento di crescita dei comprensori che avevano comuni radici culturali. Negli anni ’70, i Distretti scolastici nacquero, ma, il polo scolastico, idea troppo avveniristica, non si formò e questo fu un errore che oggi paghiamo. Nell’anno scolastico 1964/65 partì l’avventura del liceo roggianese, sezione staccata del liceo Scorza di Cosenza, con due classi che trovarono ospitalità a Palazzo Filippelli di Via Variante.  Nel 1970 il liceo roggianese divenne autonomo e si trasferì da Palazzo Filippelli a Palazzo Vinci su Via Vittorio Emanuele, dove trascorse gran parte della sua vita. Lì arrivò Giuseppe Ciacco, preside carismatico che diede voce e visibilità al liceo roggianese. Il preside Ciacco è ricordato per la profonda cultura ed umanità, per il rapporto di fiducia instaurato con gli studenti, per la grande apertura sociale e politica, per le motivazioni date alla classe docente che ha saputo formare la classe dirigente della Valle dell’Esaro. Egli pose subito il problema della costruzione dell’edificio scolastico per dare risposta alla domanda di frequenza che veniva dal territorio e che non trovava accoglimento, perché la scuola non aveva strutture che potessero permettere di realizzare il disegno di scuola di formazione umanistico-scientifica dell’intero territorio. Dalla metà degli anni ’70, dal preside Saladini al preside De Rose, dal preside Serra ai presidi Granata, Masneri, Mancuso,  fino ai dirigenti Grande, Di Stasi, è stato un susseguirsi di polemiche e di speranze frustrate dall’Amministrazione Provinciale che, a distanza di circa quarant’anni, finalmente a gennaio del 2010 consegna il nuovo edificio.